Scintilla

Tu non ci sei eppure mi respiri accanto. Sfiorandomi.
L’inganno del cuore che dilata il battito fino al tuo.
Un tintinnare di stelle e di conchiglie. Sono favole.
Mi guardi mentre rido e sussurro bugie a me stessa.
E resti lì, fermo, ad aspettare che io tolga la maschera.
Pazientemente.

Jules e Jim

Lentamente raccolgo i vestiti sparsi sul pavimento.
Giocavamo a mutare forma e immagine,tanto per vedere se l’incastro sarebbe stato comunque meraviglioso.
-Elvis e Marilyn,Kerouac che recita i suoi monologhi con voce roca e foto sparse sui sedili di una Cadillac rosa.
Mentre salivi quei gradini di metallo ho sentito una fitta qui.In pieno petto.
Un crepitìo di ossa rotte.
E respirare non è più stato semplice come prima.
-Amanti in volo,in bianconero sopra un cielo berlinese.Marlene alza appena lo sguardo dalla sua sigaretta,tanto sa che lui l’aspetta seduto sui gradini di Alexander Platz.
Sono a metà.Una sottile linea nera mi divide in due,dalla testa ai piedi.
Mi fondo e mi confondo con la tua identità.Mischiati.Mischiata.
Pensieri in entrata che sbattono contro la tua mente.E sento i tuoi sorrisi tirarmi la pelle.

-Remedios la bella.Leggera esistenza tra voli di farfalle.
Mi proietto come un film d’essay. Muro in calce bianca e vecchio proiettore per filmati super8.
Sfarfallano le immagini in bianconero. Parigi sotto la neve.Una canzone -“Le Tourbillon”- in sottofondo.Sottotetto con luci soffuse.Il ticchettio di una macchina da scrivere.Lei che legge.Lui che fuma e scrive.
Scorrono lenti i fotogrammi.

 

Corallo e vespe.

Diranno che siamo folli
per questo nostro saltare a piè pari
dentro i colori del giorno,
rinnegheremo le loro sciocche convenzioni
per lasciar libere le ali
d’imprigionare illusioni sopite,
alzeremo barricate con rossi coralli
a penderci dal pallido collo
e slegheremo la fantasia
per ubriacarci di utopie e sangria,
ci ameremo contro i muri sporchi
di una Roma che ci sovrasta
affongando il tempo dentro vicoli
odorosi di pioggia e lacrime
e dalle bocche spalancate
di portoni e cantine
occhi stupiti e affamati
seguiranno il nostro oblio.